Mazda MX-5 (Miata)
- dnautodriveblogger
- 15 mar 2022
- Tempo di lettura: 4 min
Aggiornamento: 8 feb 2023
La Miata dei miei sogni..
In questo breve articolo vi voglio raccontare l’esperienza di guida su una Mazda MX5, la famosissima Miata. Si, ma non una normale Miata, quella che ho provato è diversa, reinterpretata, unica appunto. Questo perché il suo proprietario Matteo, grande appassionato di motori, ha voluto letteralmente esprimere la sua personalità, carisma e carattere su quest’auto senza tralasciare nulla. Dall’estetica e meccanica fino ad arrivare alla ciclistica! Trovare auto e proprietari cosi fa sempre bene al cuore di noi appassionati perché, in questo modo, ogni auto è unica. Matteo, durante i nostri incontri per gli scatti fotografici, ha voluto raccontare quest’auto e la sua storia dall’inizio fino ad oggi, giorno in cui sono riuscito a farci un giretto.
E non su una strada qualsiasi, ma su una delle strade a parer mio più belle d’Italia: la famosa Panoramica che attraversa il parco naturale del San Bartolo che va da Pesaro a Gabicce, nelle Marche. Una strada con tornanti e curve a strapiombo sul mare mozzafiato che tira il meglio ed il peggio di sé da un’auto.
Non saprei da dove iniziare per raccontarvi questa Miata, non sono un esperto sia chiaro, ma solo un grande appassionato e da tale vi parlerò semplicemente di quello che mi ha trasmesso durante la guida.

Esteticamente per me la MX5 è sempre stata bellissima, ma nell’ultima versione si sono superati, facendola diventare di gran lunga la mia versione preferita. Qui però l’estetica è stata leggermente rivista, a partire dalla griglia anteriore che è stata sostituita con una più sportiva a nido d’ape al cofano che presenta delle prese d’aria artigianali per raffreddare meglio i bollenti spiriti di questo piccolo demone fino ad arrivare al posteriore, dove a dominare la scena è il grosso alettone in carbonio insieme ai fari bruniti e dulcis in fundo un paraurti con estrattori e doppio scarico dedicato che la rendono ancor più piccante!

Ma le modifiche estetiche non si fermano qui, perché anche internamente è piena di dettagli, a partire dalla scritta originale “Mazdaspeed” davanti al passeggero e proseguendo con il disegno stilizzato della silhouette dell’auto vicino i comandi del clima fino ad arrivare al pezzo forte: i sedili da corsa RECARO! Strepitosi! A completare l’immagine estetica di questa Mx5 è l’impianto frenante maggiorato Wilwood con pinza rossa a sei pistoncini, questi accentuano ancora di più l’aspetto “racing” che Matteo ha voluto infonderle.

Ma alla guida com’è? Da sempre la Mazda MX5 incarna la pura ricetta per il divertimento. Nulla di superfluo: trazione posteriore, un cambio manuale ad innesti corti da brividi e un peso da modella! Tutto questo si traduce in una guida esaltante, sempre! Ma su quella di Matteo tutto questo è ancor più accentuato da un sound eccezionale. Guidarla è un sogno, estremamente divertente ma soprattutto efficace grazie all’assetto by Andreani fatto su misura. Super reattiva e precisa, tanto che nelle prime curve mi sono ritrovato a sterzare con più angolo di quello che avrei voluto, essendo abituato ad auto normali. Rigida si, com’è giusto che quest’auto sia è in grado di farti percepire ogni singola sconnessione della strada o dislivello, ma in maniera piacevole e mai fastidiosa, anzi divertente ed esaltante. Il motore è abbastanza fruibile e lineare ma attenzione, anch’esso lavorato non si fa dare del “tu” fin da subito. Non è una ragazza facile, infatti dopo tre curve ho esagerato un po' con il gas e lei ha innescato un sovrasterzo inaspettato ma estremamente piacevole e controllabile, segno che appunto bisogna darle del “lei” e corteggiarla un po' prima di tutto. Il sound che produce insieme allo scarico è corposo ed esplode letteralmente nella parte alta del contagiri facendoti quasi sentire in sella ad una moto, da brividi! Il cambio, anch’esso lavorato da Matteo è al momento il più bello e divertente che abbia mai provato. Innesti estremamente rapidi e corti ma soprattutto produce un eccitante “click” ogni volta che si aziona la leva, quasi facendoti sentire la meccanica che lavora sotto di lei! E questa è una specie di droga!! Inutile dirvi che l’impianto frenante con pinza a sei pompanti è instancabile, sembra di farle il solletico. Mentre il feeling che c’è con il pedale del freno è modulabile, ti fa subito sentire a tuo agio come se quel pedale lo usassi da una vita.

Curva dopo curva si iniziano a sentire tutte le modifiche e migliorie, ma soprattutto tutta la passione che il proprietario ha messo in quest’auto. Con questa MX5 infatti, sembra di essere una cosa sola. Come se l’auto fosse un prolungamento di una parte del corpo e guidare fosse la cosa più naturale di questo mondo. “L’armonia tra cavallo e cavaliere” – questo il motto che Mazda ha da sempre voluto infondere e trasmettere con lei.
Insomma, guidare la Miata di Matteo è un esplosione di piacere. Di solito quando guido un auto c’è sempre qualcosa che mi colpisce più di un'altra, c’è sempre una parte a dominare l’esperienza di guida. Su quest’auto in particolare però non c’è o meglio, non sono in grado di dirvelo. E’ davvero difficile cercare qualcosa che più di un'altra risalti su di lei. Questo semplicemente perché quest’auto provoca un piacere di guida su tutti i fronti, estremamente equilibrata nella sua esagerazione, nella sua bellezza. Talmente tanto ricca di dettagli sia estetici che meccanici che avrei bisogno di una settimana intera con lei per sentirli e raccontarveli davvero tutti. Posso solo dirvi che questa esperienza mi ha fatto innamorare perdutamente di quest’auto, su di lei ci ho lasciato un pezzo di cuore. E questo è frutto del lavoro, anzi capolavoro che Matteo nel corso degli anni ha voluto fare su quest’auto. Un lavoro minuzioso e di ricerca della prestazione senza però tralasciare il vero e semplice piacere di guida. Ed è per questo che questa MX5 è unica, proprio per la passione con il quale è stata cresciuta dal suo proprietario. Non ci sarà mai un’altra Miata come lei, perché lei è la Miata di Matteo, ed è tutta un’altra storia. Fidatevi!
- Emanuele

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