Alfa Romeo Giulia 2.2cc 180cv
- dnautodriveblogger
- 5 ott 2021
- Tempo di lettura: 4 min
Aggiornamento: 17 giu 2022
Di lei se n’è parlato tanto, forse anche troppo. Tanto che tutti sanno praticamente tutto su di lei. Per questo non vi farò la solita recensione ma vi parlerò più che altro di quello che questa guida è stata per me, di quello che mi ha trasmesso e le emozioni che mi ha dato questa Giulia che, da troppo tempo ormai aspettavo di guidare!
L’aspettavo da tanto si, perché come molti di voi, da grande italiano appassionato di motori quando questa Giulia fù presentata mi emozionai, ne fui entusiasta. Perché non solo era ed è un’auto bellissima (soggettivamente parlando), ma anche perché l’Alfa con quest’auto annunciò definitivamente il suo ritorno, quello vero però. Nel segmento che conta.
Torna nel segmento D e non con una semplice berlina, ma con una trazione posteriore che tutti noi aspettavamo. Vantando un Albero di trasmissione in carbonio, bilanciamento perfetto della vettura e nella versione Quadrifoglio ben 510CV! Insomma come detto prima tutti sappiamo ormai tutto su di lei e non sarò io qui a ri-elenncarvi tutte le sue caratteristiche ed i suoi dati.
Ma un po’ come tutte le Alfa si sa, o le ami o le odi… ed io, l’amavo! Eccome!
Ed averla finalmente guidata non ha fatto altro che confermare il mio amore per lei e tutto quello che di buono hanno detto giornalisti e tester su quest’auto. L’esemplare che abbiamo provato è una 2.2cc da 180CV con cambio automatico e paddle al volante, cerchi da 18 pollici a turbina e in una delle mie tinte preferite: Blu Montecarlo con degli interni in tabacco fantastici!
Dopo esserci goduti un tramonto spettacolare ed averle scattato le foto con vista Giulia-Mare finalmente monto in macchina e ripercorro un pezzo di una delle strade sicuramente più belle d’Italia: La strada Panoramica che porta da Pesaro a Gabicce e attraversa il parco naturale del San Bartolo con tornanti e curve a strapiombo sul mare! Consiglio a tutti i nostri followers un giro su questa strada bellissima ed emozionante.

La primissima cosa che si nota sin dai primi metri di guida sulla Giulia è lo sterzo! L’esperienza di guida è totalmente dominata da uno sterzo estremamente preciso e diretto, talmente tanto che all’inizio potrebbe capitare di sterzare più di quel che si voleva o con più immediatezza di quella che si cercava. Ma ci si mette davvero poco per abituarsi, un paio di tornanti e l’auto sembra di conoscerla da sempre. Ti trasmette tutto nel vero senso della parola. Senti in mano la lunghezza e la larghezza del mezzo. Il volante, tramite le sospensioni ed il telaio leggono estremamente bene tutte le asperità dell’asfalto e le trasmette al conducente in un modo mai fastidioso in nessuna circostanza. Dopo qualche tornante insieme, la Giulia ti legge nel pensiero. Sembra quasi essere un estensione del tuo corpo e così frenate, inserimenti ed uscite di curva sembrano essere automatiche e di conseguenza lasciano a te la possibilità di concentrarti su traiettorie o altri aspetti della guida sportiva con molta più facilità! Altra nota di merito al cambio che si è comportato sempre bene e non ha mai perso un colpo in nessuna scalata mentre i grossi paddle al volante non sono assolutamente scomodi né di intralcio al volante ma anzi esaltano durante la guida sportiva, complice anche il particolare “click” che fanno quando le si aziona.

L’unica pecca, che poi pecca non è, l’attribuisco alla potenza del motore con i suoi 180CV: ma attenzione! Non sono insoddisfatto o deluso dal motore sia chiaro! Ma, più semplicemente in tutto questo mix di pregi e di sensazioni che quest’Alfa riesce a regalarti a livello dinamico e di guida, 180CV sembrano essere pochi e sicuramente molto ben digeriti dal telaio, cambio e tutto il resto. Quindi di conseguenza la sensazione di “spinta” del motore è quella che si percepisce meno. Questo probabilmente perché davvero questo telaio è stato collaudato per sopportare un numero di cavalli molto maggiore. Magari 510? (numero a caso, come no eh).
Quante auto moderne a parità di prezzo e categoria oggi possono farti provare tutto questo? Quante davvero possono farti emozionare così alla guida di tutti i giorni? Quante dopo più di sei anni dalla loro uscita vengono ancora prese come punto di riferimento dagli altri marchi? Ben poche secondo me.

Quest’auto non è assolutamente stata concepita per connettività, display o led ovunque e cose del genere. Non gira assolutamente tutto intorno alla tecnologia su di lei. Quest’auto è un tributo al passato, quello vero. Quello glorioso. Ma con la tecnologia adoperata nel modo più giusto, cioè per esaltare la guida e non per limitarla. In ogni suo aspetto ti fa capire che è stata creata e progettata per emozionare e questa è davvero tanta roba per un auto moderna amici miei!
E poi pazienza se gli assemblaggi non sono perfetti o il display non sia performante quanto quello dei loro competitor tedeschi. Perché con una dinamica così ti fa sentire al centro dell’attenzione, protagonista assoluto della guida con la tua bellissima ragazza ITALIANA!
Perché si, ogni tanto piace a tutti andare a mangiare in ristoranti super stellati, dove tutto sembra essere perfetto ed estremamente ricercato ed abbinato anche nei colori. Ma tutti noi non rinunceremmo mai a sporcarci la maglietta con le lasagne o con le polpette al sugo della nonna di domenica! Ecco, la Giulia è così!
Emanuele
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